PharmaDay 2016 - 10.a edizione - Renzo Rossin - PharmaDay

Il bisogno di esser visti precede quello di vedere e lo accompagna per tutta la vita, in quanto necessità relazionale di base, soprattutto quando l’integrità psicofisica viene minacciata.

In ambito sanitario, nella condizione di vulnerabilità in cui versa il paziente, risulta particolarmente debilitante la sua sensazione di non essere abbastanza visto e ascoltato.

Data l’urgenza che egli avverte di una relazione contenitiva rassicurante, la qualità di presenza di coloro che si occupano della sua salute ha un forte influsso nell’andamento nella cura.

Chi soffre ha bisogno innanzitutto, da parte di chi offre la cura, di accoglienza positiva incondizionata, di rispetto per il suo essere persona prima che malato, e cerca quindi uno sguardo e un atteggiamento complessivo che gli comunichino: Io sono qui con e per te.

Il rapporto del malato con gli operatori dai quali dipendono la sua salute e la sua stessa vita, è pesantemente asimmetrico, e lo è anche per i suoi famigliari.

Le abilità relazionali peculiari della psicologia e del counseling umanistico, focalizzate anzitutto sull’ascolto empatico, possono favorire in ambito sanitario il recupero della dimensione interpersonale di base da cui sorge la cura stessa.