"Che cosa é questa parola ambivalente, "comunicazione", questa parola-valigia che entra in gioco in ogni forma di discorso ed in ogni forma di vita ? Significa entrare in relazione con la nostra interiorità e con quella degli altri. Nella convinzione che "comunicazione" sia sinonimo di cura.
(E. Borgna, Parlarsi: la comunicazione perduta, Einaudi editore, 2015)
PharmaDay 2016, 10.a edizione del congresso farmaceutico ticinese, ha avuto luogo sabato 11 giugno 2016 nello splendido scenario del Centro studi bancari di Villa Negroni di Vezia, nei dintorni di Lugano. Il programma della giornata si é concentrato sull'aspetto dell’ascolto e della comunicazione, coinvolgendo come relatori medici, psicologi e specialisti della comunicazione.
Nella prima parte della giornata, con le conferenze Pharmactuel Ticino, é stato sviluppato il tema dei "red flags", ovvero quei segnali o sintomi testimoni di una situazione di urgenza medica. La loro messa in evidenza si basa anch'essa su una buona comunicazione operatore sanitario/paziente.
Nella seconda parte del congresso sono stati trattati altri temi legati alla comunicazione, sia da un punto di vista più scientifico che da quello psicologico. L'ultima conferenza, a cura dell'USI, ha permesso inoltre di "tastare" il polso sullo stato comunicativo attuale tra operatori sanitari e pazienti ticinesi.